Si è svolta ieri sera in chiusura della Milano fashion week la consueta cerimonia di consegna dei Cnmi Sustainable Fashion Awards, la premiazione meneghina organizzata in collaborazione con la Ethical Fashion Initiative (EFI) dell’Agenzia della Nazioni Unite ITC e la Ellen MacArthur Foundation, con il supporto del Comune di Milano, per gli innovatori del fashion system. Dieci i premi di questa edizione, dedicati a innovazione, sostenibilità, impegno per l’artigianato e per i diritti umani.
Ad aggiudicarsi il ‘The Visionary Award’ è stato Edward Enninful, ex direttore di Vogue Uk, mentre il ‘The Education of Excellence Award’ è andato al team di Valentino e al direttore creativo Pierpaolo Piccioli. Il CEO Alfonso Dolce ha ritirato per Dolce&Gabbana il premio ‘The Craft & Italian Artisanship Award’. Priya Ahluwalia è stato invece lo stilista emergente ad aver vinto ‘The Bicester Collection Award For Emerging Designers’. Il ‘The Ellen MacArthur Foundation Award For Circular Economy’ è stato conferito a Gucci e al suo Circular Hub’s Denim Project.
A distinguersi per il proprio impegno sociale sono stati il luxury brand Chloé, con il ‘The Human Capital & Social Impact Award’, e Donatella Versace, che per il proprio apporto all’inclusività ha portato a casa il ‘The Humanitarian Award For Equity and Inclusivity’. Gli atri premiati nel corso della serata sono stati, Manteco, Kering e Candiani.
Simbolo della manifestazione è stato il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, che fin dal 2012 rappresenta l’impegno green di Cnmi con la stesura del Manifesto della sostenibilità per la moda italiana, su iniziativa di Anna Zegna, presidente di Fondazione Zegna, e Carlo Capasa, presidente di Cnmi. “Cittadellarte – Fondazione Pistoletto fin dall’inizio ha accompagnato la roadmap sulla sostenibilità di Cnmi – ha commentato l’organizzazione in una nota -. Più di dieci anni fa questi due enti hanno sancito la loro alleanza e la volontà di collaborare insieme per una moda più etica e sostenibile”.